Rhetorica ad Herennium

Rhetorica ad Herennium
AutoreCicerone o Cornificio
1ª ed. originaleI secolo a.C.
Editio princepsVenezia, Nicolas Jenson, 1470
Generetrattato
Sottogenereretorico
Lingua originalelatino

Rhetorica ad Herennium è il titolo con cui è noto il più antico trattato di retorica in latino a noi pervenuto, databile attorno al 90 a.C., nonché una delle più importanti opere sulla struttura e gli usi dell'arte della persuasione. Attribuito talvolta a Cicerone (in particolare nel Medioevo), non è però di mano ciceroniana, e l'autore è sconosciuto. Alcuni studiosi lo hanno identificato con un certo Cornificio di cui parla Quintiliano, ma senza alcuna certezza;[1] sembra invece sicura l'appartenenza, o comunque la simpatia, dell'autore per il partito popolare. Anche sull'identità del destinatario non vi è certezza, poiché il nome Gaio Erennio, presumibilmente amico e allievo dell'autore, era ampiamente diffuso in tutta la penisola italica.[2] Per quanto riguarda i contenuti, infine, è ravvisabile l'influenza delle dottrine aristoteliche e stoiche, e in particolare di Crisippo.[3]

  1. ^ F. Cancelli, Prefazione a: La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, Milano 1992, pp. VIII.
  2. ^ F. Cancelli, Introduzione a: La retorica a Gaio Erennio, Milano 1992, pp. XX-XXI.
  3. ^ Armando Plebe, Breve storia della retorica antica, Roma 1988, p. 92.

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